Diverse volte all’anno, con una frequenza variabile, torna di attualità il tema degli italiani che emigrano all’estero. Sono soprattutto giovani: alcuni emigrano per scelta, molti per necessità.
Quando questo tema ritorna, capita anche che chi rimane in Italia faccia qualche scivolone con delle dichiarazioni fuori luogo, o qualche pensiero espresso malamente. Espressioni che nascondono un sentire comune, spesso superficiale, che manifesta probabilmente il fastidio nel dover ammettere che un problema c’è ed è uno dei più gravi che abbiamo nel nostro bel Paese.
Nel 2016 uno scivolone l’ha fatto anche il Ministro Poletti. Ha affermato che alcuni giovani emigrati all’estero “è meglio non averli tra i piedi“. Non aveva fatto i conti con Lara Lago, che in quel periodo lavorava ad Amsterdam per un web-tv e scriveva anche per “La Voce di New York”, giornale on-line per il quale collabora tuttora. Lara ha risposto al Ministro con una lettera che inizia così:
Caro Ministro Poletti, La invito a chiudere la sua vita in una valigia, 23 chili per la precisione. Ci metta dentro i suoi effetti personali, vestiti, foto, speranze, competenze mischiate tra lo spazzolino e le scarpe da ginnastica. Perché ci sarà da correre…
Lara Lago su “La Voce di New York”
Una risposta determinata, “non-violenta”, che nasce dall’esperienza vissuta e non dal “sentito dire”.
Noi delle ACLI, che abbiamo costituito la rete degli Ambasciatori della Terra dei Tiepolo, un po’ di questi giovani che se ne sono andati all’estero li conosciamo. Non più tardi di qualche settimana fa, uno di loro mi ha detto che si sente considerato alla stregua di un “traditore”, mentre la realtà è un’altra, descritta ancora una volta moto bene da Lara:
…noi all’estero siamo tutto un Made in Italy, siamo in pratica pubblicità ambulanti: insegniamo parole in italiano, condividiamo il cibo che ci portiamo dall’Italia, i nostri colleghi internazionali sanno cosa sono la burrata e la bresaola. Promuoviamo senza volerlo la cultura e la lingua italiana nel mondo, è nel nostro dna.
Questa è la visione positiva che sta alla base del progetto degli Ambasciatori della Terra dei Tiepolo. Ma per capire perché prevale spesso la visione “negativa”, stereotipata della realtà abbiamo invitato Lara Lago a parlarci in un web-meeting di questo e di altri stereotipi venerdì 6 novembre 2020, alle ore 21:00.
Iscrivetevi qui: Incontro con LARA LAGO.
